LE BASI SCIENTIFICHE
Concetto del portato Le caratteristiche del portato La predisposizione dei genitori a portare
CARATTERISTICHE SPECIFICHE DEL PORTATO

  • I riflessi - la memoria storica del portato attivo
    I riflessi innati, presenti alla nascita del bambino umano, sono giudicati rudimenti evolutivi, che nella nostra societa' attuale non hanno piu' alcuna importanza. Di solito, questi riflessi si perdono entro i primi mesi di vita del bambino. Ne citiamo due:
    Il riflesso palmare
    Un neonato umano, per la maggior parte del tempo, tiene le mani chiuse e spesso il pollice viene racchiuso dalle altre dita. Se gli si porge un dito, lui si aggrappa con una forza sorprendente al dito e bisogna sempre un po' forzare per staccarsi. Questo e' il tipico riflesso di presa, che permette di aggrapparsi con forza. E' lo stesso riflesso dei primati, che cosi' si aggrappano alla pelliccia della madre. La loro presa e' cosi' forte e profonda, che a volte viene presa oltre alla pelliccia anche un lembo della pelle.
    Riflesso di Moro
    Questo riflesso si attiva in caso di spavento, per forti rumori improvvisi o se il bambino viene messo giu' in posizione supina un po' bruscamente. Il neonato comincia a piangere e con le braccia e le gambe fa dei movimenti bruschi per aggrapparsi.

  • Caratteristiche anatomiche del portato
    Anche
    Alla nascita le anche del neonato non sono ancora completamente mature. Infatti, l'acetabolo racchiudo solo 2/5 della testa del femore, mentre nell'adulto sono almeno 3/5. Evelin Kirkilionis ha eseguito uno studio per misurare le angolazioni delle gambe del bambino sul corpo(fianco) della madre. l'angolo di abduzione misurato durante il primo anno di vita va da 36 a 58 Gradi, in media 45. Quindi l'angolo di apertura tra una gamba e l'altra era in media di 90 Gradi.L'ortopedico Bueschelberger osservava che un angolo di abduzione di 40 Gradi correlato ad una flessione nella ginocchia di 100 Gradi permetteva la posizione ottimale della testa del femore nel acetabolo.
    Questi numeri corrispondono, secondo Kirkilionis, esattamente alla posizione delle gambe quando il bambino sta seduto sul fianco del genitore.
    Colonna vertebrale
    La colonna vertebrale a doppia S con il promontorio accentuato e' caratteristicca dell'uomo adulto e gli permette di camminare in modo eretto e di fare ampi passi , portando le gambe anche dietro all'asse mediana corporea. La colonna vertebrale del neonato invece e' una cifosi(curva) totale che gli permetteva di stare raggomitolato all'interno dell'utero.Insieme alla schiena curva l'angolo di promontorio e' di 20 gradi, mentre nell'adulto e' di 60 gradi. Il movimento delle gambe del neonato quindi e' limitato allo spazio davanti al suo corpo.
    La curva a doppio S non si forma mentre il bambino sta sdraiato nella posizione supina su una superficie dritta, ma si sviluppa un po' alla volta attraverso lo sviluppo motorio del bambino: prima si forma la lordosi cervicale quando comincia a controllare il capo (a 2-3 mesi), poi si stirano i dorsali quando comincia a stare seduto (6-8mesi), poi si forma la lordosi lombare quando si alza in piedi (9-11 mesi) e infine il bacino si sposta in avanti, il bambino comincia a camminare e si completa la forma della doppia S (12 -15 mesi).Si deduce, che la postura del neonato e del bambino il primo anno di vita sia particolarmente adatto per essere modellato sul corpo del genitore, nella famosa posizione a ranocchio, quindi in posizione verticale.
    La tibia del neonato
    E.Kirkilionis ha notato nelle sue ricerche, che un neonato umano di solito ha la tibia leggermente curva (fino a ca. 18,5 Gradi). Curvatura, che gli da le caratteristiche gambe a O e che si azzera normalmente durante il primo anno della deambulazione.
    Osservando i lattanti e i neonati mentre sono portati sul fianco, si nota che le tibie curve contribuiscono notevolmente alla presa sul corpo della madre e rendendo la posizione piu' stabile. L'intensita' della presa viene gestita dal bambino stesso. Si nota, che la pressione aumenta appena l'attenzione del bambino si posa su qualche oggetto interessante. Sono in corso studi rispetto alla presa muscolare delle gambe del bambino seduto sul fianco, che porteranno dei dettagli maggiori rispetto a questi mechanismi.

  • Caratteristiche comportamentali del portato

    L'assunzione spontanea della posizione divaricata-seduta
    Un neonato che viene sollevato dalla posizione supina, automaticamente divarica le gambe e le porta in una posizione aperta e flessa (Spreiz-Anhock-Stellung secondo E.Kirkilionis). Le piante dei piedi sono girati verso l'interno (come se volesse battere i piedi).
    Questa posizione della gambe si determina attraverso le tre articolazioni anche, ginocchio e piede e inoltre dalla curva della tibia, che alla nascita e' di ca. 18 Gradi mentre dopo l'anno di vita praticamente si azzera.
    Parlando in modo amichevole ad un bambino in posizione supina, le sue gambe assumono la posizione divaricata-seduta, come quando piange e vuole essere preso in braccio. Dal punto di vista biologico il bambino si prepara cosi' ad essere seduto sul fianco del genitore.
    La posizione del bambino seduto sul fianco della madre e' la modalita' che l'uomo ha sviluppato per portare i suoi piccoli, nel momento in cui non aveva pelliccia e i suoi piedi sono plantari e non prensili. Si crede oggi, che i piccoli del Australopethicus (gli antenati del homo sapiens) stavano seduti sul fianco della madre come su una sella, dato che la zona tra bacino e vita/fianco era ancora molto piu' accentuata.

    Segnale di presenza attraverso contatto e movimento
    Perche' un bambino, addormentato in braccio profondamente, appena lo si mette nella sua culla comincia a piangere e si tranquillizza immediatamente quando viene ripreso in braccio ?
    Come dice la Kirkilionis:certi comportamenti del neonato diventano comprensibili soltanto se viene considerato dal punto di vista dei bisogni del portato e non del nidiaceo.
    Il portato, nella condizione ottimale, e' sempre in contatto corporeo con la madre e sente costantemente la sua presenza. Stare a contatto per lui significa letteralmente essere al sicuro, da predatori, da potenziali pericoli, dalla morsa della fame a cui non riuscirebbe a fare fronte da solo.
    Pertanto se un bambino piange quando e' separato dal corpo del genitore non solo diventa comprensibilea, ma possiamo considerarlo sano, del tutto fisiologico. Il portato lontano dal corpo del genitore che piange ha un comportamento biologico fisiologico che indica il suo sano istinto per sopravvivere.

    Fonti:

  • Kirkilionis Evelin, Der menschliche Saeugling als Tragling-unter besonderer Beruecksichtigung der Prophylaxe gegen Hueftdisplasie. Dissertation. FB Biologie, Universitaet Freiburg, 1989.
  • Kirkilionis Evelin, Das Tragen des Saeuglings im Hueftsitz- eine spezielle Anpassung des menschlichen Traglings, Zoologische Jahrbuecher, 96(1992), p.395-415, Fischer, 1992
  • Kirkilionis Evelin, Die Anpassung des menschlichen Saeuglings an den Jungentypus Tragling, in Wessel KF,Naumann F(Ed.), Kommunikation und Humanontogenese, Md 6, Kleine, Bielefeld, 1994.
  • Bueschelberger J, Untersuchungen ueber die Eigenart des Hueftgelenks im Saeuglingsalter und ihre Bedeutung fuer die Pathogenese, Propylaxe und Therapie der Luxationshueft, Habilitationsschrift, Dresden, 1961.
  • PERCHE' COME CHI SONO
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